La Play Therapy Cognitivo-Comportamentale (CBPT), nasce come una terapia che enfatizza lo sviluppo del bambino, stimolando il suo cambiamento attivo nella gestione dei problemi che lo coinvolgono.

Questo approccio è il risultato dell’ adattamento e dell’ evoluzione della Teoria Cognitiva (CT) (Beck, 1964, 1976), che inizialmente è stata sviluppata per gli adulti e adattata di conseguenza alle esigenze del bambino. La Knell (1993, 1998b), fondatrice dell’approccio, combina l’elemento di gioco con la CT, dando forma a una terapia che integra tecniche cognitive, tecniche comportamentali e il gioco. Il gioco è considerato l’approccio più appropriato al bambino e oltre alla propensione naturale dei bambini al gioco, esso è anche il loro linguaggio naturale (Landreth, 2002). Inoltre, il gioco consente e incoraggia i bambini ad usare la creatività e l’immaginazione che a loro volta contribuiscono al miglioramento delle loro capacità emotive, fisiche e comportamentali (Sarpoulaki, Kolahi, 2016).

La CBPT è una terapia strutturata a breve termine,  adattata allo sviluppo dei bambini e dove la collaborazione attiva tra “il cliente e il terapeuta” è un elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi terapeutici.

In questo articolo viene ripreso lo studio “General Review on Cognitive Behavior Play Therapy on Childrens’ Psychology Development” (novembre 2018) di Razak et al., pubblicato sulla rivista International Journal of Academic Research in Progressive Education and Development, che propone una revisione di alcune ricerche riguardanti l’applicazione della CBPT e dimostra l’efficacia della Play Therapy Cognitivo-Comportamentale come intervento volto a migliorare lo sviluppo psicologico dei bambini (Link articolo).

Tecniche cognitivo-comportamentali utilizzate

Le tecniche cognitive sono le seguenti:• Psicoeducazione: fornire ai bambini informazioni sul disturbo, razionalizzare le emozioni e spiegare le applicazioni della CBPT. Ristrutturazione cognitiva: identificare, sfidare e modificare i pensieri disadattivi, che sono fonte di emozioni e comportamenti  negativi.• Autoespressioni positive: insegnare affermazioni chiare e concise per sostituire i pensieri disadattivi.• Problem solving: insegnare una soluzione attiva e sistematica. Questo processo implica l’identificazione del problema, la gdefinizione di obiettivi, la discussione di alternative, la valutazione dei risultati e la scelta della strategia migliore.Le tecniche comportamentali, invece, sono:• Modeling: fornire un modello che rappresenti i pensieri e i comportamenti adattivi.• Esercizi di rilassamento: insegnare strategie per calmare le reazioni corporee, come la respirazione, l’immaginazione o il rilassamento muscolare.• Gestione della contingenza: modificare il comportamento attraverso l’implementazione delle conseguenze. Per esempio, un comportamento positivo verrà incoraggiato attraverso l’uso di una promozione sociale (lode) o un oggetto materiale (sticker).• Shaping: aiutare i bambini a raggiungere l’obiettivo attraverso più step.• Desensibilizzazione sistematica: estinguere le emozioni negative e il comportamento disadattivo attraverso la sostituzione con pensieri emotivi o adattivi.• Esposizione: insegnare ai bambini ad affrontare oggetti o situazioni che per loro sono difficili.

Caratteristiche della CBPT

Rispetto alla terapia di gioco tradizionale, la CBPT si concentra maggiormente sugli obiettivi e i terapeuti svolgono un ruolo attivo nel selezionare attività e strumenti adatti a modellare il comportamento del bambino. In particolare, la combinazione di tecniche cognitive e comportamentali risulta essere più efficace nell’aiutare i bambini ad affrontare difficoltà o eventi emotivi (Compont et al. 2004; Velting et al. 2004).

La Cognitive Behavioral Play Therapy (Knell, 2009):

1. Prevede il trattamento del bambino attraverso metodi di gioco;

2. Si focalizza sull’ambiente, la fantasia, il pensiero e i sentimenti del bambino;

3. Fornisce strategie per sviluppare comportamenti e pensieri più adattivi;

4. E’ un approccio direttivo, strutturato e mirato all’obiettivo;

5. Combina tecniche dimostrate empiricamente;

6. Consente di valutare empiricamente il trattamento.

Efficacia della CBPT

Sono stati condotti numerosi studi che hanno dimostrato l’efficacia della CBPT sia nell’affrontare Disturbi emotivi e comportamentali che  nell’affrontare diverse difficoltà psicologiche ed educative.

Gli studi sui Disturbi sottolineano l’efficacia della CBPT su bambini depressi (Peristaos-Kiritsis, 2009); su bambini con encopresi (Knell, 1990); su bambini ansiosi (Hassani et al., 2013); e su bambini con disturbi del sonno (Knell, Dasari, 2006).

Gli studi sulle diverse difficoltà psicologiche ed educative sono relative relative a interventi sui comportamenti esternalizzanti (Ghodusi et al., 2017;  Ghaderi, 2006; Nasab et al. ,2014; Akbari, Rahmati, 2015; Badamian, Moghaddam, 2017), sulla bassa autostima (Siahkalroudi, Bahri, 2015; Bana et al., 2017; Mirzaeian e Khallian, 2014) sui deficit delle abilità sociali (Fazio-Griffith, Ballard, 2014; Siahkalroudi, Bahri, 2015; Rahmani, Majidi, 2016; Sokhodolsky et al., 2004) e sulle difficoltà di apprendimento in età evolutiva (Hamidi, 2015; Sarpoulaki, Kolahi, 2016; Malek et al. ,2013).

Secondo l’approccio teorico di base, la CBPT nasce per essere applicata a bambini di età compresa tra 2,6  e 8 anni (Knell, 1993, 1998b). Tuttavia, questo intervento è stato dimostrato efficace anche con bambini dai 9 ai 14 anni. Seyed et al. (2015) hanno applicato la Cognitive-Behavioral Group Play Therapy a ragazzi affetti da cancro, di età compresa tra 8 e 14 anni. I risultati della ricerca hanno dimostrato una significativa riduzione dei livelli di ansia e depressione dei partecipanti. Pertanto, molti ricercatori considerano l’uso della CBPT adatto sia ai bambini che agli adolescenti.

Conclusioni

Lo studio analizzato da questo articolo è incentrato sugli aspetti e sui vantaggi unici della CBPT. Questi hanno dimostrato l’efficacia della CBPT nel trattamento di diverse problematiche evolutive. Oggi, la comprensione di questo approccio terapeutico e la sua implementazione è altamente richiesta.

Bibliografia
 
Compton, S. N., March, J. S., Brent, D., Albano, A. M., Weersing, V. R., & Curry, J. (2004). Cognitive-Behavioral Psychotherapy for Anxiety and Depressive Disorders in Children and Adolescents: An Evidence-Based Medicine Review. Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, 43, 930–959.
Ghodousi, N., Sajedi, F., Mirzaie, H., & Rezasoltani, P. (2017). Research Paper: The Effectiveness of Cognitive-Behavioral Play Therapy on Externalizing Behavior Problems Among Street and Working Children. Iranian Rehabilitation Journal, 15(154), 359–366.
Hamidi, A. (2015). Therapy on Loneliness Reduction of 9-11 Years Old Children Suffering from Learning Disorders. Journal of Fisheries And Hydrobiology, 10(6), 90–94.
Knell, S. M. (1993). Cognitive-Behavioral Play Therapy. Northvale, NJ: Jason Aronson.
Knell, S. M. (1998a). Congnitive-Behavioral Play Therapy. Journal of Clinical Child Psychology, 27, 28-33.
Knell, S. M. (1998b). Il gioco in psicoterapia: nuove applicazioni cliniche, Edizione italiana a cura di Francesca Pergolizzi McGraw- Hill Companies.
Knell, S. M., & Dasari, M. (2009). Implementing and integrating CBPT into clinical practice: Blending play therapy with cognitive behavioral therapy: Evidence-based and other effective treatments and techniques (pp. 321–352). Hoboken, NJ:Wiley.
Lambert, S., Le Blanc, M., Mullen, J., Ray, D., Baggerly, J., White, J., & White, D. (2005). Learning more about those who play in sessione: The national play therapy in counseling practices project. Journal of Counseling and Development, 85 (1), 42-45.
Phillips, R. D. (1985). Whistling in The Dark? A Review of Play Therapy Research. Psychotherapy, (22),752-760.
Razak, N. H. A., Johari, K. S. K., Mahmud, M. I., Zubir, N. M., & Johan, S. (2018). General Review on Cognitive Behavior Play Therapy on Children’s Psychology Development. International Journal of Academic Research in Progressive Education and Development, 7, 134-147. Consultato in data Aprile 29, 2020 da http://hrmars.com/index.php/papers/detail/IJARPED/4842
Siahkalroudi, S. G., & Bahri, M. Z. (2015). Effectiveness of Cognitive Behavioral Play Therapy Group on Self-Esteem and Social Skills in Girls’ Elementary School. Journal of Scientific Research and Development, 2(4), 114–120.
Sokhodolsky, D., Kassinove, H., & Gorman, B. (2004). Cognitive Behavioral Therapy for Anger in Children and Adolescents: A Meta-Analysis. Aggressive Violence Behavior, 9(3), 247-69
Velting, O. N., Setzer, N. J., & Albano, A. M. (2004). Update on and advances in assessment and cognitive-behavioral treatment of anxiety disorders in children and adolescents. Professional Psychology: Research and Practice, 35(1), 42–54.
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